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sabato 6 maggio 2017

Concorso Banca D'Italia "30 VICE ASSISTENTI" titolo di accesso DIPLOMA









CONCORSO BANCA D'ITALIA
            30 VICE ASSISTENTI






La Banca d’Italia indice un concorso pubblico per l’assunzione di 30 Vice assistenti – profilo amministrativo1 finalizzato a soddisfare i fabbisogni di tale personale che si registreranno a partire dalla metà del 2018.

La domanda deve essere presentata entro il termine perentorio delle ore 16:00 del 29 maggio 2017 (ora italiana), utilizzando esclusivamente l’applicazione disponibile sul sito internet della Banca d’Italia all’indirizzo www.bancaditalia.it seguendo le indicazioni ivi specificate. 
La data di presentazione della domanda è attestata dal sistema informatico che, allo scadere del termine di cui al comma 1, non permetterà più l’accesso e l’invio della domanda. Al fine di evitare un’eccessiva concentrazione nell’accesso all’applicazione in prossimità della scadenza del termine previsto dal bando, si raccomanda vivamente di formalizzare per tempo la propria candidatura, tenuto anche conto del tempo necessario per completare l’iter di registrazione propedeutico alla presentazione della domanda.

Sono richiesti i seguenti requisiti.

 1. Diploma di istruzione secondaria di secondo grado, di durata quinquennale. E’ altresì consentita la partecipazione ai possessori di titoli di studio conseguiti all’estero o di titoli esteri conseguiti in Italia riconosciuti equivalenti, secondo la vigente normativa, al titolo sopraindicato ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi.

 2. Età non inferiore agli anni 18. 

3. Cittadinanza italiana o di un altro Stato membro dell’Unione Europea ovvero altra cittadinanza secondo quanto previsto dall’art. 38 del D.lgs. 165/2001.

 4. Idoneità fisica alle mansioni. 

5. Godimento dei diritti civili e politici, anche nello Stato di appartenenza o di provenienza.

 6. Non aver tenuto comportamenti incompatibili con le funzioni da svolgere nell’Istituto. 

7. Adeguata conoscenza della lingua italiana.


Per la compilare la domanda e quindi inoltrarla agli uffici competenti è necessario registrarsi alla piattaforma indicando uno USER NAME e  PASSWORD e il proprio indirizzo di posta elettronica:una volta fatta questa operazione la Banca d'Italia invierà tramite mail un link per l'attivazione dell'accaunt. A questo punto sarà possibile compilare la domanda di partecipazione ed inoltrarla all'istituto bancario.





                                                                                                          Ruisi Francesco



domenica 27 novembre 2016

concorso di 800 posti a cancelliere























Bando per 800 posizioni di cancelliere presso il Ministero della Giustizia Assistente giudiziario, Area funzionale seconda, fascia economica F2”.



Requisiti:

  • diploma di istruzione secondaria di secondo grado quinquennale o altro diploma dichiarato equipollente o equivalente dalle competenti autorità, oppure titolo di studio superiore, riconosciuto ai sensi della normativa vigente;
  • età non inferiore a diciotto anni;
  • cittadinanza italiana;
  • godimento dei diritti civili e politici;
  • idoneità fisica all’impiego, da intendersi per i soggetti con disabilità come idoneità allo svolgimento delle mansioni di assistente giudiziario di cui al vigente ordinamento professionale;
  • qualità morali e di condotta di cui all’art. 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
Tirocini negli uffici giudiziari, stage e periodi di perfezionamento (non cumulabili) costituiscono un vantaggio in fase di valutazione dei titoli per definire eventuali parità di merito.
Questi requisiti vanno posseduti al momento della prova. L’ammissione alla prova preselettiva viene effettuata a prescindere dal possesso di tali requisiti, che viene verificato solo successivamente.
Nel caso in cui l’amministrazione verifichi l’assenza di uno dei requisiti sopra citati, può procedere da subito all’esclusione.

Presentazione della candidatura:


La domanda potrà essere presentata sino al 60° gg dalla pubblicazione in gazzetta ufficiale  e  solo telematicamente.

 Prove d’esame:  
Le prove d’esame si distinguono in 2 prove scritte, una prova orale, eventualmente precedute da una prova pre-selettiva qualora il numero di domande sia molto alto.


Le prove scritte si svolgeranno in 150 minuti con 60 domande per ciascuna prova.
Si tratterà di prove consecutive per le quali si avranno nella prima 60 domande a risposta multipla, aventi ad oggetto elementi di diritto processuale civile, mentre nella seconda 60 domande a risposta multipla, aventi ad oggetto elementi di diritto processuale penale.

·         Ad ogni risposta esatta verrà attribuito il punteggio positivo di 0,50;
·         ad ogni risposta errata o multipla verrà attribuito il punteggio negativo di 0,15;
·         alle risposte omesse non verrà attribuito alcun punteggio.
A ciascuna delle prove sarà assegnato un punteggio massimo di 30 punti.

Le prove si intendono superate dai candidati che abbiano riportato una votazione di almeno 22,5/30 per ciascuna di esse.
Per le prove scritte, consecutive, si avrà a disposizione un totale di 150 minuti di tempo.

Nella prova orale verrà valutata anche la conoscenza della lingua straniera e quella informatica, oltre a verificare ulteriormente la conoscenza delle materie delle prove scritte.

L’intero percorso sarà preceduto da una prova preselettiva con domande a risposta multipla vertenti su tematiche di diritto pubblico e amministrativo nel caso in cui il numero di domande sia superiore a 5 volte i posti messi a concorso.
Come sempre avviene in questi casi, la
 prova preselettiva non concorre al punteggio finale.

Saranno ammessi a sostenere le prove scritte i primi 3.200 candidati.




domenica 9 ottobre 2016

Vatti a fidare degl’amici, sto marziano non vuole proprio mori.


 Matteo che è l’artefice  delle disgrazie de marziano, oggi proprio non se lo può scollare di dosso, infatti dopo averlo trasformato in martire è poi diventato il suo primo nemico in casa PD


La vendetta di Marino e alle porte e l’assoluzione di Ignazio Marino da ogni accusa, èuna  bella botta per il presidente -segretario, che fino a sera non aveva commentato il riscatto dell' ex sindaco. A giorni sarà un anno esatto  dalla estromissione dell' ex primo cittadino della Capitale, con appena 26 firme raccattate in un notaio contro seicentomila preferenze dei Romani.
Quel modo di cacciare Marino dal Campidoglio era già un bell' esempio del modus operandi renziano, dell' escalation che colpisce il paese fin nelle sue fondamenta costituzionali. Con un evidente e originale strappo alle regole basilari della democrazia, Marino fu dimissionato dai due Matteo (Renzi e Orfini) senza neppure un confronto pubblico nell'aula solenne dell' assemblea capitolina, dando credito a delle guidate testate giornalistiche che diedero battaglia a Ignazio dipingendolo come “pecora nera del Pd”  che ne chiedeva le irrevocabili dimissioni, portando a compimento il disegno di certi padroni del PD.

IGNAZINO, ieri  assolto dal giudice dalle gravissime accuse di falso, peculato e truffa perché il fatto (gli scontrini) non sussiste e perché (le consulenze della Onlus) non costituisce reato.
Un disegno dei MATTEI andato a male,adatto solo alla consegna della città alla Raggi e ai suoi capi stelle. Contando ancora sulle stesse teste di giornale, per sparare cannonate contro la sindaca Raggi, senza neppure rendersi conto che le difficoltà della raggi   che dimostra poca capacita è un fatto che gl’Italiani non gli perdonano, e  sono ancora indecisi sul che fare il 4 dicembre. 
Se nel paese dovesse prevalere l' idea che Renzi vuole far fuori chi si oppone non per governare ma per comandare, allora la notte dello scrutinio referendario potrebbe riservargli qualche brutta sorpresa. 

 Ora Marino può presentare il conto a Renzi, potendo contare già sugll’alleati come D’alema, Cuperlo ed gl’altri, adesso si tratterà di vedere quanto male potrà fargli, la squadra degli spodestati.
 
La prima telefonata ricevuta dall' ex sindaco di Roma, quella con Massimo D' Alema, ha chiarito da che parte starà Marino nella guerra mortale che oppone Renzi e il vasto schieramento del No al referendum.
Matteo si consola con una battuta: «Per farci davvero male Marino avrebbe dovuto annunciare un comitato per il Sì».
                                                                                                   Ruisi Francesco 



domenica 29 maggio 2016

LA RIVOLUZIONE SIAMO NOI < VOTA PSI RENDI LIBERA ALCAMO >






CHI AD ALCAMO HA PAURA DEL  VOTO AL PSI IL  5 GIUGNO?

La cosa impensierisce considerevolmente tutto l’arco dei partiti e movimenti impegnati oggi alle politiche Alcamese  che già indeboliti dagli scandali  ad orologeria temono una nuova emorragia di voti,  tutta a favore  del progetto Benenati del PSI.
 Nonostante la situazione politica sia molto complessa e le attuali formazioni politiche sembrano inadeguate a dare una risposta credibile ai bisogni  della Città di Alcamo
Il PSI e più in particolare Giuseppe BENENATI, presenta l’unica chiara proposta di legalità, di integrità morale, che evidentemente non piace ai più potentati  in quanto, eventi di certo non imputabili agl’attivisti del PSI  ne tantomeno allo stesso CANDIDATO SINDACO GIUSEPPE BENENATI,il quale è e  rimarrà in corsa per la guida della CITTA’ DI ALCAMO, nonostante il suo disimpegno nella campagna elettorale odierna, giusta o sbagliata che sia è una scelta personale, che conferma la sua alta qualità morale e racconta la sua storia di uomo  Giusto. 
NOI del PSI riteniamo che non appare un’alternativa possibile se non quella di rilanciare il nostro progetto politico, andando AVANTI  più determinati di prima.
 Le invettive e l’azione politica che ne deriva possono rappresentare un elemento di disturbo, che impensierisce chi vive  nell’inganno, alimentando Il malfunzionamento e l’inefficienza della politica.
A tutto questo, la vera alternativa  RIVOLUZIONARIA è Votare Giuseppe Benenati e  la lista del  PARTITO SOCIALISTA ITALIANO   

SALVIAMO ALCAMO…………………………………………………… 

                                                                                                     Ruisi Francesco 

martedì 24 maggio 2016

GIUSEPPE BENENATI ANDIAMO AVANTI NOI SIAMO ONESTI






UN SINDACO COSI'  C'E' LO INVIDIANO TUTTI


Caro Giuseppe ho letto e riletto la tua lettera, rivolta  ai cittadini, dopo questo increscioso fatto, che oggi  travolge  prima di tutto delle persone che, nel giusto o nello sbaglio, vanno giudicati dai giudici, se sono innocenti meglio, ma nessun uomo ha il diritto di giudizio e di speculazione politica.
Ordinanza, la quale va accettata e rispettata,  ma quanto meno sospetta per la stragrande maggioranza dei cittadini, perchè giunta a due giorni  dal voto.
     
Bello sentirti dire,  di non  rinnegare nulla, nemmeno le persone, questo ti fà onore e fà onore anche a noi del PSI. liberi da ogni responsabilità dei fatti.  Convinti oggi più che mai , che  Alcamo ha bisogno di una persona  onesta  come te.
           
                                                                                      Ruisi Francesco 

domenica 3 aprile 2016

PSI ALCAMO - BENENATI SCELTA MATEMATICAMENTE VINCENTE


SCELTA  PROGRAMMATICA   - MATEMATICAMENTE VINCENTE 


da una attenta valutazione programmatica  per il risorgimento della città di Alcamo,  si è giunti in modo condiviso  tra PSI - DEMOCRATICI PER ALCAMO e la lista ALCAMO 2.0 del candidato AVV. GIUSEPPE BENENATI,  che rappresenta  la società civile autonomamente costituitasi.

La  proposta  della candidatura dell'avv  Giuseppe Benenati, uomo  che ha provato più volte di interrompere il feudo  di chi ha amministrato la città negli ultimi  venti anni,  cercando di scardinare quella che per anni è  diventata una roccaforte non  sempre condivisa nelle scelte e nella gestione. Benenati un professionista che  ha convinto le anime di coalizione per affrontare in maniera condivisa un programma dedicato alla città di Alcamo e ai suoi cittadini.

la coalizione che  risulta vincente anche nei numeri.

una riflessione alle proiezioni dati, chiaramente per non offendere i candidati e le varie liste si è deciso una media di centodieci a candidato, ma indiscrezioni ci raccontano che alcune liste non supereranno lo sbarramento del 5% e quindi si porranno al di fuori del palazzo di città, francamente noi speriamo che tutte le liste abbiano pari dignità con i propri rappresentanti in consiglio.

Per noi gli antagonisti politici non sono un nemico da abbattere.
                                             
                                                                                                       Ruisi Francesco