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sabato 25 aprile 2015
lunedì 20 aprile 2015
OBATTEO - CANCELLEREMO IL SOCIALISTA DALLA SIGLA PES.
BARACK OBAMA COMANDA COLORE COLORE PED :-: VISTO RENZI LIBERI TUTTI I SOCIALISTI
Matteo risponde ai comandi,con uno schiocco di dita.
La breve visita del Presidente del Consiglio italiano a Washington, ha avuto un grande effetto mediatico per Barak Obama.
A Obama, sta a cuore il discusso e discutibile accordo per il commercio tra Europa e Usa (TTIP).
Una giustificata e forse necessità trasferta per dare efficacia al piano, sembra però che in tutto o in parte la politica del PSE sia da Obama, ritenuta un po’ troppo aperta verso il Putin marketing ed ecco che con le attuate politiche del lavoro suggerite dalle Americhe di turno, Matteo si riempie la bocca e dice che la crisi economica e ormai passata, imponendosi al male del socialismo. Dunque elogi esagerati al modello economico americano per la ripresa dalla crisi – originata però proprio da quel modello. Matteo e Obama quindi uniti in una battaglia per cancellare il socialismo, che è ‘vecchio’, anche nel nome.
Obama rilancia e Renzi, ordina a bassa voce che bisogna cambiare il nome del Pse, il Partito socialista europeo, cancellando l’aggettivo “socialista” e mettendo al suo posto quello “democratico”. Saremmo insomma di fronte a un’evoluzione della rottamazione che travalicherebbe i confini del Bel Paese per sbarcare in Europa.
“Il nome socialismo per OBATTEO non rispecchia un movimento di progresso e giustizia sociale che può anche non chiamarsi necessariamente socialista, se questo nome, come negli Usa, non gode di una percezione positiva per ragioni culturali. Invece il PED sarebbe l’unica soluzione per una vera cultura Europea.
Come dire sull’ipotesi di chiamare “democratico” il PSE, Renzi ha fatto riferimento piuttosto al Partito del socialismo europeo, e nell’Unione europea il socialismo e la socialdemocrazia sono nomi onorati che molto pesano nella storia, e hanno quindi più valore di un generico richiamo alla democrazia, e allora perchè non chiamarlo PED (Partio Europe Damocratico) rifonderebbe un movimento di popolo e di lavoratori che non solo appartiene alla storia dell’Occidente ma assumerebbe, una funzione indispensabile di critica del presente e di costruzione del futuro.
Ruisi Francesco
sabato 18 aprile 2015
CANCELLIAMO LA BOLDRINI DALLE ANAGRAFE D'ITALIA
OFFRIAMOLA IN DONO A QUELLI DELL' ISIS,
Laura potrebbe gradire l'ospitalità, che solo, l'esercito di HALLAH , potrebbe darle.
L' ISIS è pronta a inserirla tra le dame di compagnia dei guerriglieri, per soddisfarla nelle fantasie che la signora nutre nei suoi sentimenti più intimi.
l'Italia ringrazia,giurando di mantenere senza successione oltre ai vitalizzi,un bonus economico pari al 25% dello stesso fino a che morte non vi separi, l'aspetto economico offerto sarà comunque una garanzia affinchè la signora rimanga incolume. l'una sola postilla Italiana indica che il biglietto sarà solo di andata, OVVIAMENTE TUTTO A CARICO DELLO STATO ITALIANO.
sabato 4 aprile 2015
lunedì 30 marzo 2015
Che fine farà l’angelino.
La prima terra promessa potrebbe essere il Pd dei super Renziani, che con il suo leader Matteo mangia tutto, guardano alle elezioni del 2018, sognando di governare in solitudine grazie all’Italicum fatto a sua immagine e somiglianza.
Il premier spavaldo dal canto suo sta dando vita ad una corrente di supereroi affidati a Delrio che può contare anche sulla partecipazione del neo divorziato Franceschini in collisione con Pietro Fassino.Inoltre può tenere per le orecchie il trio Orfini – Orlando – Serracchiani.
Renzi sta preparando i letti anche per chi alfaniani pentiti come la la Lorenzin.quagliarello e la Bianchi.
Alfano che guarda il vento da dove viene può contare su un altro svuota NCD che già ha solcato il passo con la Saltamarini la quale ha un seguito in ncd Veneta. Infine c’è Silvio che pare rinato,il quale mentre tiene a bada Fitto sognatore,sta organizzando un drink party per il per le new entri Sarconi e De Girolamo.
Ruisi Francesco
martedì 10 marzo 2015
NULLE LE CARTELLE DELLE ESATTORIE SONO ILLEGITTIME
gli atti emessi dalla Agenzia delle Entrate sono nulli, conseguentemente le cartelle degli esattori come Equitalia non vanno pagate in quanto l'Agenzia delle Entrate non ha personale qualificato per la firma di tali atti. in barba ai cittadini l'Agenzia delle Entrate fà oggi firmare i propri dipendenti privi di qualifica di Dirigente.
Ciò deriva da una importante sentenza del TAR Lazio, sent. n. 6884 del 1.08.2011.
Il Tribunale amministrativo ha stabilito che, all’interno delle Agenzie delle Entrate, gran parte del personale che firma gli accertamenti non ha i requisiti di “dirigente”. La conseguenza è che tali atti sono nulli e, con essi, anche le successive cartelle Equitalia.
la sentenza dichiara illeciti e illegittimi gli ottocento incarichi dirigenziali conferiti a semplici impiegati, invece che ai veri Dirigenti delle Agenzie delle Entrate sparse nelle varie sedi d’Italia.
Infatti, su un organico di 1.200 dirigenti del Ministero, solo 400 posti risultano coperti da dirigenti abilitati, ossia assunti tramite regolare concorso, mentre gli altri 800 incarichi sono stati conferiti indebitamente a dei “nominati”.
Il fatto che tutto il personale utilizzato per le incombenze della riscossione debba essere incardinato nella Pubblica amministrazione lo prevede l'art. 1 co. 2 del dlgs 1651. La stessa legge prevede che anche la sottoscrizione dei ruoli da trasmettere a Equitalia per la riscossione deve essere svolta esclusivamente dai Dirigenti, dal momento che solo ai Dirigenti compete l’adozione degli atti e dei provvedimenti che impegnano l’amministrazione verso l’esterno così come sancito dall’art. 16 co. 1 e dall’art. 4 co. 2 del dlgs 1651.
Invece, come ci ha svelato il Tar del Lazio con la sentenza appena citata, la trasmissione dei ruoli ad Equitalia per la loro riscossione – prerogativa un tempo affidata alla competenza esclusiva degli Intendenti di Finanza – in questi ultimi dieci anni è stata illegittimamente effettuata da semplici impiegati, spesso privi del diploma di laurea.
Di conseguenza tutte le cartelle esattoriali notificate dagli agenti della riscossione e da Equitalia S.p.a. in questi ultimi dieci anni potrebbero venire annullate perché illegittime per via della mancata sottoscrizione dei “Ruoli” (trasmessi ad Equitalia ) da parte di un dirigente abilitato, ossia assunto tramite pubblico concorso nei Ruoli Dirigenziali della P.A.
Nel 1992 i dirigenti della Intendenza di finanza e di tutti gli uffici finanziari sono stati retrocessi in carriera ed inquadrati nella nona qualifica funzionale, ossia quella dei quadri, Istituita con il DPR 44 del 1990.
In questo modo, parte dell’organico è rimasto scoperto. Sono stati inizialmente chiamati, a coprire il vuoto, quelli che erano dentro il Ministero delle finanze, ma collocati nei ruoli centrali, inquadrandoli come dirigenti, mentre gli altri colleghi sono rimasti nella nona qualifica funzionale.
Poi, alla fine degli anni ’90, ci si è reso conto che questi posti dovevano essere coperti da un certo numero di persone. Così il Ministero ha bandito dei concorsi per coloro che avevano iniziato a ribellarsi all’inquadramento della nona qualifica. Naturalmente questi concorsi non hanno coperto l’organico ma solo in minima parte. Così, i restanti posti sono stati coperti con incarichi fiduciari, conferiti in barba alla legge. A coprire carichi dirigenziali sono stati chiamati semplici impiegati, che non avevano neanche la qualifica di funzionari e neanche quelli che sono stati retrocessi alla nona qualifica funzionale (i quadri). Così, a comandare sui dirigenti vengono chiamati dei semplici impiegati.
Ruisi Francesco
sabato 7 marzo 2015
LA FESTA DELLA DONNA - CHE IDIOZIE FESTEGGIARE UNA DISGRAZIA -
RICORDIAMO IL VERO MOTIVO PER CUI SI FESTEGGIA L’8 MARZO
Il pomeriggio del 25 marzo 1911, un incendio che iniziò all’ottavo piano della Shirtwaist Company uccise 146 operai di entrambi i sessi. La maggioranza di essi erano giovani donne italiane o ebree dell’Europa orientale. Poiché la fabbrica occupava gli ultimi tre piani di un palazzo di dieci piani, 62 delle vittime morirono nel tentativo disperato di salvarsi lanciandosi dalle finestre dello stabile non essendoci altra via d’uscita.
I proprietari della fabbrica, Max Blanck e Isaac Harris, che al momento dell’incendio si trovavano al decimo piano e che tenevano chiuse a chiave le operaie per paura che rubassero o facessero troppe pause, si misero in salvo e lasciarono morire le donne. Il processo che seguì li assolse e l’assicurazione pagò loro 445 dollari per ogni operaia morta: il risarcimento alle famiglie fu di 75 dollari.
Migliaia di persone presero parte ai funerali delle operaie.
Ruisi Francesco
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