Il Grande Reset
Se pensate al covid 19 come ultimo delle piaghe di questi anni, bè Vi sbagliate, lo ha messo nero su bianco " Mons. Carlo Maria Viganò Arcivescovo Titolare di Ulpiana (Kosovo), già Nunzio Apostolico negli Stati Uniti d’America".
Viganò è stato Osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa (1989), Nunzio Apostolico in Nigeria (1992), delegato per le Rappresentanze pontificie nella Segreteria di Stato della Santa Sede (1998), segretario del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano (2009).
Due Presidenti della Repubblica lo hanno nominato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Viganò descrive un attacco contro il popolo mondiale da parte di un élite ben definita la quale si adopera in una guerra sotterranea iniziata almeno quaranta anni fa.
Secondo l’Arcivescovo i popoli sono stati abbandonati dai loro capi temporali e spirituali. I capi delle Nazioni e i leader religiosi starebbero assecondando «un’emergenza sanitaria che sempre più si rivela come strumentale al instaurazione di una disumana tirannia».
«Un piano globale, denominato Great Reset, è in via di realizzazione. Ne è artefice un’élite che vuole sottomettere l’umanità intera, imponendo misure coercitive con cui limitare drasticamente le libertà delle persone e dei popoli».ma che solo adesso, dopo una lunga e minuziosa presa dei poteri chiave di alcune nazioni, può definire la seconda fase del piano.
Dietro al Grande Reset ci sarebbero «personaggi senza scrupoli che finanziano il World Economic Forum e l’Event 201».
Il fine da raggiungere sarebbe una «dittatura sanitaria finalizzata all’imposizione di misure liberticide, nascoste dietro allettanti promesse di assicurare un reddito universale e di cancellare il debito dei singoli».
«Prezzo di queste concessioni del Fondo Monetario Internazionale dovrebbe essere la rinuncia alla proprietà privata e l’adesione ad un programma di vaccinazione Covid-19 e Covid-21 promosso da Bill Gates con la collaborazione dei principali gruppi farmaceutici».
Viganò sostiene che, oltre alle vaccinazioni, renderanno obbligatorio un passaporto sanitario digitale che in effetti stanno già testando. Questo, secondo l’Arcivescovo, permetterà il tracciamento dei contatti di tutta la popolazione mondiale. Chi non accetterà di sottoporsi a queste misure verrà confinato in campi di detenzione o agli arresti domiciliari, e gli verranno confiscati tutti i beni.
Per il Monsignore in alcuni Paesi, il Great Reset dovrebbe essere attivato tra la fine di quest’anno e il primo trimestre del 2021.
La strategia sarebbe semplice e lineare. Verrà disseminato altro virus Covid 21 con il quale si alimenterà panico in una seconda e terza ondata. Tale panico farà accettare ai popoli nuovi lockdown. I confinamenti produrranno una crisi economica mondiale. Il Grande Reset sarà il modo per uscire dalla crisi.
L’Arcivescovo sintetizza con lucida semplicità la follia che stiamo vivendo. «Nessuno, fino allo scorso febbraio, avrebbe mai pensato che si sarebbe giunti, in tutte le nostre città, ad arrestare i cittadini per il solo fatto di voler camminare per strada, di respirare, di voler tenere aperto il proprio negozio, di andare a Messa la domenica. Eppure avviene in tutto il mondo»
«E mentre i politici se ne stanno asserragliati nei loro palazzi a promulgare decreti, le attività falliscono, chiudono i negozi, si impedisce alla popolazione di vivere, di muoversi, di lavorare, di pregare. Le disastrose conseguenze psicologiche di questa operazione si stanno già vedendo, ad iniziare dai suicidi di imprenditori disperati, e dai nostri figli, segregati dagli amici e dai compagni per seguire le lezioni davanti a un computer».
I media come delle belle addormentate, contano e diffondono paure, omettendo le verità sperando in un popolo gregge.
Viganò accusa anche Papa Francesco, complice di silenzi criminali che portano i vertici della Chiesa Cattolica ad assecondare i poteri che vogliono imporre una dittatura mondiale a colpi di lockdown.
L’avversario non comprende che non basta assicurare un reddito universale o cancellare i mutui per soggiogare le masse e convincerle a farsi marchiare come capi di bestiame. Non capisce che ci sono persone ancora disposte a scendere nelle strade per difendere i propri diritti, per proteggere i propri cari, per dare un futuro ai propri figli.
Ruisi Francesco