1. 12 mesi per cambiare il Fisco italiano;
Fondamento della riforma è la delega al Governo ad adottare, entro dodici mesi dall'entrata in vigore, uno o più decreti legislativi per la completa revisione del nostro sistema fiscale. Tra i principi da seguire, il rispetto dalla Costituzione, delle norme europee, dello statuto dei diritti del contribuente, con particolare riferimento al rispetto del vincolo di irretroattività delle norme tributarie, e la coerenza con quanto stabilito dalle norme in materia di federalismo fiscale. Il Governo, nei 18 mesi successivi dalla data di entrata in vigore di ciascun decreto attuativo, può adottare eventuali decreti correttivi e integrativi.
2. Riforma del Catasto, i mq sostituiscono i vani;
La pietra angolare della Delega fiscale è costituita dall'attesa riforma del catasto degli immobili (articolo 2), con l'obiettivo di correggere molte iniquità del'attuale sistema delle rendite catastali, accentuate a seguito dell'introduzione dell'imposta municipale sperimentale (Imu). Tra i principi e criteri direttivi da applicare per la determinazione del valore catastale degli immobili la delega indica, in particolare, la definizione degli ambiti territoriali del mercato, e la determinazione del valore patrimoniale utilizzando il metro quadrato come unità di consistenza al posto del numero dei vani. La riforma dovrà avvenire a invarianza di gettito, tenendo conto delle condizioni socio-economiche e dell'ampiezza e composizione del nucleo familiare, così come riflesse nell'Isee. Il Parlamento monitorerà il processo di revisione, mentre il cittadino potrà contare su particolari misure di tutela anticipata in relazione all'attribuzione delle nuove rendite. La legge di Stabilità 2014 ha stanziato 45 milioni di euro tra il 2014 e il 2019 per mandare in porto la riforma del Catasto.
3. Regime agevolato per sicurezza e riqualificazione edifici;
Nel corso dell'esame al Senato è stata riformulata la previsione di un regime fiscale agevolato per la messa in sicurezza degli immobili, nel senso che la riforma dovrà essere accompagnata da un regime agevolato per la realizzazione di opere di adeguamento degli immobili alla normativa in materia di sicurezza e di riqualificazione energetica e architettonica.
4. Rapporto al Parlamento su evasione e spese fiscali;
La Delega fiscale ha anche l'obiettivo di proseguire il contrasto all'evasione e all'elusione fiscale e di permettere il riordino dei fenomeni di erosione fiscale (cosiddette Le tax expenditures) – ferma restando la tutela, oltre che della famiglia e della salute, dei redditi di lavoro dipendente e autonomo, dei redditi da imprese minori e dei redditi da pensione. A questo fine, nelle procedure di bilancio delle agenzie fiscali sono inseriti un rapporto al Parlamento in materia di contrasto all'evasione fiscale (articolo 3) e un rapporto sulle spese fiscali (articolo 4).
5. Contrasto di interessi, scontrini detraibili per battere l'evasione;
Per favorire l'emersione di base imponibile, la delega dispone l'emanazione di disposizioni per dare attuazione al cosiddetto contrasto di interessi fiscali fra contribuenti, ovvero la contrapposizione dell'interesse del venditore con quello del compratore, che comporta l'ampliamento della detraibilità degli scontrini fiscali per combattere l'evasione. Le maggiori entrate rivenienti dal contrasto all'evasione fiscale (al netto di quelle necessarie per il mantenimento degli equilibri di bilancio) e dalla progressiva limitazione dell'erosione fiscale saranno destinate esclusivamente al Fondo per la riduzione strutturale della pressione fiscale, istituito dal decreto-legge n. 138/2011. Al Fondo saranno interamente attribuiti anche i risparmi di spesa derivanti da riduzione di contributi o incentivi alle imprese, che devono essere destinati alla riduzione dell'imposizione fiscale gravante sulle imprese.
6. In arrivo norme per vietare l'abuso del diritto;
L'articolo 5 della delega impegna il Governo ad attuare la revisione delle attuali disposizioni antielusive con l'obiettivo di disciplinare il principio generale di divieto del cosiddetto abuso del diritto, del quale viene fornita una prima definizione: costituisce abuso del diritto l'uso distorto di strumenti giuridici allo scopo prevalente di ottenere un risparmio d'imposta, ancorché tale condotta non sia in contrasto con alcuna specifica disposizione. La riforma salvaguarda comunque la legittimità della scelta tra regimi alternativi espressamente previsti dal sistema tributario. Per questo, si potrà parlare di abuso del diritto nei casi in cui lo scopo di ottenere indebiti vantaggi fiscali risulti come causa prevalente dell'operazione abusiva; al contrario, se l'operazione (o la serie di operazioni) è giustificata da ragioni extrafiscali non marginali, l'abuso non si configura. L'onere di dimostrare il disegno abusivo in campo fiscale è posto a carico dell'amministrazione finanziaria, mentre grava sul contribuente l'onere di evidenziare valide ragioni extrafiscali alternative o concorrenti che giustifichino il ricorso a tali strumenti.
7. Meno adempimenti se si rafforza la cooperazione Fisco-contribuenti;
Per stimolare l'adempimento spontaneo degli obblighi fiscali la delega introduce anche norme per favorire un migliore rapporto tra Fisco e contribuenti attraverso forme di comunicazione e cooperazione rafforzata (articolo 6). Le imprese di maggiori dimensioni dovranno costituire sistemi di gestione e controllo del rischio fiscale, con una chiara attribuzione di responsabilità nel sistema dei controlli interni. Tale sforzo darà diritto a meno adempimenti per i contribuenti, con la riduzione delle eventuali sanzioni, e a forme specifiche di interpello preventivo con procedura abbreviata.
8. Fisco amico: tutoraggio piccoli contribuenti e invio dichiarazioni precompilate;
Tra le novità delle delega fiscale, anche l'ampliamento dell'istituto del tutoraggio dell'amministrazione finanziaria nei confronti dei contribuenti, in particolare quelli di minori dimensioni e operanti come persone fisiche, per l'assolvimento degli adempimenti, della predisposizione delle dichiarazioni e del calcolo delle imposte. Prevista anche la possibilità di invio ai contribuenti, e di restituzione da parte di questi ultimi, di modelli precompilati delle dichiarazioni fiscali. Il sistema del tutoraggio sarà accompagnato dall'istituzione di forme premiali, consistenti in una riduzione degli adempimenti, in favore dei contribuenti che vi aderiscano.
9. Più spazio alla rateizzazione dei debiti tributari;
Per contrastare l'evasione fiscale e contributiva e garantire l'efficacia dell'attività di riscossione il Governo dovrà ampliare l'ambito applicativo della rateizzazione dei debiti tributari. In particolare si prevede: la semplificazione degli adempimenti amministrativi e patrimoniali per accedere alla rateizzazione; la possibilità di richiedere la dilazione del pagamento prima dell'affidamento in carico all'agente della riscossione anche nel caso di accertamento esecutivo; e la complessiva armonizzazione ed omogeneizzazione delle norme in materia di rateazione dei debiti tributari. I ritardi di breve durata nel pagamento di una rata, ovvero errori di limitata entità nel versamento delle rate non dovranno comportare l'automatica decadenza dal beneficio della rateazione.
10. Regimi fiscali: più semplificazione anche sul fronte adempimenti;
Il Governo è poi delegato a riformare gli attuali regimi fiscali per favorire la semplificazione, anche in riferimento alla struttura delle addizionali regionali e comunali. Dovranno essere semplificati anche gli adempimenti, specialmente quelli che ritenuti superflui ai fini del controllo e dell'accertamento da parte dell'amministrazione finanziaria, o comunque non conformi al principio di proporzionalità. Infine dovranno essere semplificate le funzioni dei sostituti d'imposta, dei Caf e degli intermediari, attraverso il potenziamento dell'utilizzo dell'informatica.
11. Aggiornato il sistema sanzionatorio penale;
L'articolo 8 della delega fiscale disciplina principi e criteri direttivi per la revisione del sistema sanzionatorio penale, che dovrà rispettare criteri di predeterminazione e proporzionalità, dando rilievo alla configurazione del reato tributario per i comportamenti fraudolenti, simulatori o finalizzati alla creazione e utilizzo di documentazione falsa.
12. Verso la revisione del regime della dichiarazione infedele;
Per tali fattispecie non potranno comunque essere ridotte le pene minime al di sotto di determinate soglie. Previste anche una definizione più delle fattispecie di elusione ed evasione fiscale e delle relative conseguenze sanzionatorie e la revisione del regime della dichiarazione infedele e del sistema sanzionatorio amministrativo, per meglio correlare le sanzioni all'effettiva gravità dei comportamenti. Chiarita anche la portata applicativa della disciplina del raddoppio dei termini per l'accertamento, in presenza di un reato tributario, prevedendo che tale raddoppio si verifichi soltanto in caso di effettivo invio della denuncia entro un termine correlato allo spirare del termine ordinario di decadenza.
13. Norme ad hoc per gli abusi del money transfer;
La riforma indica anche i principi e i criteri da perseguire nell'introduzione di norme per il rafforzamento dei controlli fiscali, in particolare contrastando le cosiddette frodi carosello, ma anche gli abusi nelle attività di money tranfer o di trasferimento di immobili, i fenomeni di transfer pricing e di delocalizzazione fittizia di impresa, nonché la fattispecie di elusione fiscale.
14. Processo tributario, interventi a favore del contribuente;
A tutela del contribuente, la delega fiscale prevede la razionalizzazione dell'istituto della conciliazione nel processo tributario, anche per ridurre il contenzioso tributario, e il miglioramento della giurisdizione tributaria con una serie di interventi sulla distribuzione territoriale delle commissioni tributarie e l'ampliamento delle ipotesi in cui il contribuente può stare in giudizio senza assistenza tecnica. Previsto anche l'uso della posta elettronica certificata per comunicazioni e notificazioni, la semplificazione dell'elezione del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, il rafforzamento della qualificazione professionale dei componenti delle commissioni tributarie.
15. Nuova definizione per l'"Autonoma organizzazione";
Il Governo avrà il compito di chiarire la definizione di autonoma organizzazione, adeguandola ai più consolidati princìpi desumibili dalla fonte giurisprudenziale, ai fini della non assoggettabilità dei professionisti, degli artisti e dei piccoli imprenditori all'Irap.
16. Cambia la tassazione per le imprese e piccoli contribuenti;
In arrivo anche norme per la ridefinizione della tassazione per le imprese e l'imposizione sui redditi. In particolare i decreti legislativi dovranno prevedere: l'assimilazione all'Ires dell'imposizione sui redditi d'impresa, compresi quelli prodotti in forma associata, da assoggettare a un'imposta sul reddito imprenditoriale, con un'aliquota proporzionale allineata all'Ires. Le somme prelevate dall'imprenditore e dai soci (da assoggettare a IRPEF) dovranno essere deducibili dalla predetta imposta sul reddito imprenditoriale. Prevista poi l'introduzione di regimi forfettari per i contribuenti di minori dimensioni, coordinandoli con analoghi regimi vigenti; possibili forme di opzionalità per i contribuenti; semplificazione dell'imposizione su indennità e somme percepite alla cessazione del rapporto di lavoro.
17. Criteri razionali per reddito d'impresa produzione netta My24;
La delega fiscale si occupa anche di ridurre le incertezze nella determinazione del reddito e della produzione netta per favorire l'internazionalizzazione dei soggetti economici operanti in Italia. Per questo, in linea con la legislazione comunitaria, la nuova normativa prescrive l'introduzione di criteri chiari e coerenti con la disciplina di redazione del bilancio, estendendo il regime fiscale oggi previsto per le procedure concorsuali anche ai nuovi istituti introdotti dalla riforma fallimentare e dalla normativa sul sovra indebitamento. Stesso discorso anche su altri fronti come la revisione della disciplina impositiva delle operazioni transfrontaliere, o la revisione dei regimi di deducibilità degli ammortamenti.
18. Revisione Iva e imposte minori;
La riforma affida al Governo un gran numero di compiti, tra cui la revisione delle cosiddette imposte minori, vale a dire le imposte sulla produzione e sui consumi, di registro, di bollo, ipotecarie e catastali, sulle concessioni governative, sulle assicurazioni e sugli intrattenimenti, privilegiando in particolare la semplificazione degli adempimenti, la razionalizzazione delle aliquote e l'accorpamento o la soppressione di fattispecie particolari. La delega contiene anche i criteri direttivi che il Governo dovrà seguire per la semplificazione dei sistemi speciali Iva nonché l'attuazione del regime del gruppo Iva.
19. Riordino dei giochi pubblici;
Un altro fronte importante di intervento che il legislatore ha delegato al Governo riguarda i giochi pubblici. Oltre ad una raccolta sistematica della disciplina in un codice delle disposizioni sui giochi e ad un riordino del prelievo erariale sui singoli giochi, Palazzo Chigi dovrà occuparsi di introdurre disposizioni specifiche su aspetti collaterali come la tutela dei minori dalla pubblicità dei giochi, la lotta alla ludopatia; il divieto di pubblicità relative ai giochi nelle trasmissioni radiofoniche e televisive. Attesa anche una ridefinizione della normativa dei giochi per quanto riguarda l'imposizione fiscale, l'armonizzazione di aggi e compensi spettanti ai concessionari, e la revisione del sistema sanzionatorio.
20. Green taxes e promozione della fiscalità ambientale;
L'articolo 15 della delega fiscale affida al Governo il compito di introdurre nuove forme di fiscalità destinate a preservare e garantire l'equilibrio ambientale (green taxes), in raccordo con la tassazione vigente e nel rispetto del principio della neutralità fiscale. In base alle modifiche al testo introdotte al Senato, tale tassazione dovrà essere finalizzata a orientare il mercato verso modi di consumo e produzione sostenibili.
21. Riformare il Fisco per ridurre la pressione fiscale;
Chiude l'articolato in cui si sviluppa le delega fiscale norma programmatica che lega la revisione del sistema fiscale all'obbiettivo prioritario di ridurre la pressione tributaria sui contribuenti. Dall'attuazione della delega non potranno quindi derivare nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato né un aumento della pressione fiscale complessiva a carico dei contribuenti.
Ruisi Francesco