Si tratta di soldi riconosciuti dall’ultimo contratto di lavoro, che spetterebbero per la prestazione svolta a partire dal settembre 2011. Il taglio rra già stato annunciato per le buste paga degli insegnanti. Allora intervenne il ministro Carrozza che bloccò tutto.
Dopo gli insegnanti, i bidelli. Il ministero del Tesoro vuole riprendersi 600 euro dalle buste paga del personale non docente della scuola. Si tratta di soldi riconosciuti dall'ultimo contratto di lavoro, che spetterebbero per la prestazione svolta a partire dal settembre 2011. Adesso come ha riportato il quotidiano Libero, il Ministero ha chiesto la restituzione degli importi.
IL COMPENSO RIGUARDA MANSIONI AGGIUNTIVE La cifra in questione riguarda le mansioni aggiuntive, che non sono soltanto un lavoro in più ma competenze riconosciute dopo appositi corsi di specializzazione, una sorta di premio al merito per incarichi in aggiunta ai normali compiti, come dare assistenza ai ragazzi disabili, essere in grado di garantire il primo soccorso, sostituire il direttore dei servizi amministrativi e dare supporto alla didattica.
Queste funzioni possono essere svolte solo da personale selezionato e formato: poco più di settemila dipendenti sui quasi 200mila Ata in servizio nelle scuole. Le mansioni sono già state svolte e retribuite.
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