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domenica 25 gennaio 2015

finalmente, manovre correttive per rincuorare le casse della città di Alcamo




 


il governo cittadino, Alcamese, lancia l'allarme,  "SIAMO IN DEFAULT" abbiamo speso tutto, quindo e doveroso un aumento ulteriore  di tasse, rette eccetra eccetra......, non sono più sostenibili, le spese di ordinaria amministrazione, ad esempio il cittadino che  vuole qualche documento deve portarsi da casa il foglio A4 dove poterlo stampare, oltre all'aumento  doveroso dei diritti.   Gli stessi impiegati dovranno abituarsi a portare da casa candele per illuminarsi e carbone con i rispettivi braceri, per riscaldarsi. inoltre non è assolutamente più tollerato che questi vergognosi cittadini di Alcamo continuino a fare i furbi e ad evadere le tasse, sarà probabilmente riaperto ex lazzaretto, dove questi evasori dovranno  passare  per primo un periodo di decontaminazione poi saranno spogliati di tutti i loro averi e impalati nella pubblica piazza Ciullo, in onore della cultura che ci contraddistingue.   Cari Cittadini e ora che imparate bene la parola "SPENDING REVIEW" detto all'alcamese dovete dare LU CULO. di contro però saremo molto più civili.
Infine,  per concludere, non dovete avercela con noi,ma al contrario RINGRAZIATECCI!, dovete capire, che non ci dovete manciuniari, le spese per le commissioni, per il consiglio e l'amministrazione in genere, sono soldi ben spese. VA, BINIRICIUTI. lo facciamo per voi.      
  
                                                                                                   Ruisi Francesco 

domenica 4 gennaio 2015

PAPA FRANCESCO,MATTEO E L'ALTRO.







 

Papa Francesco bacchetta  Renzi  con le mani di Monsignor Galatino che ne ha anche per i sindacati, colpevoli da eccessi  di art. 18 , in alcuni casi dettati da dottrine anticristo. 
Monsignor Galatino avvisa che in guerra i morti si contano  da entrami gli schieramenti.
Matteo Renzi, da New York, sfoggia la consueta arroganza fiorentina , “Siamo pronti, se servirà, a fare battaglie in Parlamento e a sfidare i poteri forti, anche se più dei poteri forti temo i pensieri deboli”. E subito arriva la Chiesa italiana a dettargli la linea, con monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, che gli dice: “Basta slogan, è ora di pensare alle persone”.
 Una doccia fredda su Renzi che pensava che bastavano  le virtù di Marco  Carrai  per tenere a bada la Chiesa italiana che  giunge inattesa ed è un problema in più per Matteo, che domani torna in Italia e comincerà a giocarsi la partita più importante, quella promessa fatta in America. 
Il ministro del Lavoro Poletti si dice convinto che il governo non cadrà sul Jobs Act, ma il primo passaggio sarà, lunedì, la direzione del Pd dove Renzi dovrà portare a casa il via libera del suo partito. I numeri sono dalla sua parte, resta da vedere quanti saranno i senatori che sosterranno i sette emendamenti già presentati. 
Silvio azzurro e pronto a tirare giù le scialuppe di salvataggio, anche se imbarazza i renziani, Matteo  tiene viva,l’amicizia del cavaliere.
                                                                                            Ruisi Francesco



venerdì 5 dicembre 2014

Pagare meno la Tari





Situazioni di disagio economico, disservizio nella raccolta ,immobili con un solo occupante ecco i casi in cui si può chiedere riduzioni, esoneri ed agevolazioni.








in precedenza si è chiamata Tares, Tarsu e Tia.oggi Tari, la nuova imposta sui rifiuti.
Ai Comuni l’ncombenza per inviare  ai contribuenti i bollettini per pagare la Tari.
L’imposta  deve essere calcolata dal Ente Comune  e poi proposta al proprietario dell’immobile.

Per le  tariffe gli enti locali hanno ampio margine di scelta (si tratta comunque di un regime transitorio, in attesa di un regolamento che stabilisca un tariffario nazionale). anche le scadenze per i versamenti sono decise autonomamente da ogni singolo Comune, occorre quindi accertarsi, presso l’amministrazione di appartenenza, quale sia il termine ultimo previsto per la propria città.

La Tari deve essere pagata da chi occupa oppure detiene gli immobili a qualsiasi titolo (sia esso proprietario o locatario). Solo per gli utilizzi di breve durata (quelli, cioè, che non superano i sei mesi, come nel caso di appartamento per le vacanze estive) il pagamento spetta solo al proprietario dell’immobile.
In caso di comproprietà dell’immobile (come nel caso di coniugi in comunione), la responsabilità è di entrambi (cosiddetta solidale).

La Tari non si paga in base ai rifiuti effettivamente prodotti, ma secondo parametri presuntivi, come la superficie calpestabile dell’immobile, i componenti del nucleo familiare e appositi coefficienti di produttività indicati nel metodo normalizzato.

È possibile chiedere la riduzione o l’esonero dal pagamento

La tassa deve essere ridotta in caso di disservizio, di ubicazione fuori dalla zona di raccolta, per le attività produttive di rifiuti speciali assimilati avviati al riciclo e per la raccolta differenziata delle utenze domestiche, inoltre ulteriori riduzioni o addirittura l’esonero: come nei casi di abitazioni con unico occupante o a uso limitato, abitazioni rurali, ecc.  e ancora  agevolazioni per le situazioni di grave disagio economico.
 
Se il Comune ha commesso errori nel conteggio
Per esempio, nel calcolo della quota variabile delle utenze domestiche, che va calcolata una sola volta per nucleo familiare, anche se l’immobile possiede più di una pertinenza (per es. garage, soffitta, cantina, ecc.). Invece, potrebbe accadere che il Comune calcoli erroneamente non solo la quota fissa ma anche quella variabile per ogni singola pertinenza. La quota variabile va invece computata una sola volta, essendo l’utenza domestica riferita alla medesima famiglia.

Se, dunque, il contribuente si accorge che nel bollettino inviato dal Comune ci sono errori, dovrà preferibilmente segnalarli per iscritto con raccomandata a.r. o rivolgersi direttamente agli sportelli comunali. A quel punto, spetterà al Comune inviare il nuovo bollettino corretto.

                                                                                              Ruisi Francesco




domenica 23 novembre 2014

VISITE FISCALI cambia tutto






















Inps ha approvato il nuovo regolamento per l’invio a domicilio del medico fiscale che entrerà in vigore nel 2015.

Lavoratori pubblici:
(Dipendenti statali, insegnanti, lavoratori della pubblica amministrazione, lavoratori degli enti locali, vigili del fuoco, polizia di stato, Asl, militari).
Reperibilità 7 giorni su 7, ivi compresi i giorni non lavorativi, festivi, prefestivi e weekend. Le fasce orarie: dalle 9 alle ore 13; dalle 15 alle 18. In questi orari i lavoratori statali devono rimanere presso la residenza indicata nella documentazione medica di malattia e attendere la visita del medico fiscale inviata dal datore di lavoro o dall’Inps. Sono esclusi dal vincolo di reperibilità i dipendenti che si assentano per i seguenti motivi: malattie di una certa entità di cui necessitano cure salvavita; infortuni di lavoro; patologie documentate e identificate le cause di servizio; quadri morbosi inerenti alla circostanza di menomazione attestata; gestazione a rischio. Sono esenti anche i dipendenti nei confronti dei quali è stata già effettuata la visita fiscale per il periodo di prognosi indicato nel certificato.

lavoratori privati :
 Anche i lavoratori privati hanno l’obbligo di reperibilità 7 giorni su 7. Cambiano invece le fasce orarie: dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle ore 19. Nel caso in cui, al momento della visita fiscale, il lavoratore non si trovasse all’interno della residenza segnalata sprovvisto di motivazione, perde il diritto al 100% retribuzione per i primi dieci giorni di malattia. Per i giorni seguenti invece la retribuzione scenderà al 50%. Il dipendente avrà inoltre 15 giorni di tempo per comprovare la propria assenza ed evitare la detrazione dallo stipendio.

Modifiche anche in termini di Stipendio:
Nel corso del periodo di assenza per malattia, la retribuzione andrà progressivamente a scendere: dall’inizio della malattia e fino al nono mese (incluso) la retribuzione sarà del 100%; dal 10° mese fino ad un anno di assenza la retribuzione sarà del 90%; dal 13° al 18° mese, la retribuzione sarà pari al 50%.

                                                                                    Ruisi Francesco

sabato 1 novembre 2014

REGALI DI GOVERNO, RENZI ONORA LE RICORRENZE.




Da Roma altra botta al Sud: niente soldi per gli Lsu di Sicilia, Calabria e Campania

Sono i morti, ad ogni ricorrenza  e usanza fare dei doni, stavolta tocca ai  precari del Sud i  così detti  LSU.
 IL Governo Renzi , dribbla  il popolo, con il sottosegretario  Graziano Delrio  che in contemporanea  annuncia grandi attenzioni al sud e nel frattempo lo sfaff,  si dice pentito della norma, che  Treu,  durante il governo Prodi fra il 1996 e il 1998,  ministro del Welfare istituisce la figura degli Lsu, lavoratori socialmente utili da inserire negli apparati delle amministrazione pubbliche con risorse statali.  In buona sostanza, in tutto il quinquennio di governi dei centrosinistra (96-2001) mentre al Nord si finanziavano investimenti infratrutturali, al Sud si davano soldi per i lavori socialmente utili. La cosa va avanti fino al 2001. Poi arriva il governo Berlusconi e il ministero chiude i rubinetti. E cominciano i problemi, mentre i precari cominciano a chiedere di essere stabilizzati nell’ente presso cui hanno prestato servizio. Gridano a gran voce,  che per anni hanno fatto il proprio dovere anche nelle urne, ora tocca ai governanti  sinistroidi a fare la loro parte, è ora della stabilizzazione.
Ma questo governo che ora usa iphone,nel nome della modernità rilancia, con una  norma approvata, su input della maggioranza e della Lega Nord, sugli Lsu, i lavoratori socialmente utili: la Commissione Bilancio della Camera, che sta lavorando sulla Legge di Stabilità,  ha deciso di stralciare i fondi (100 milioni di euro) destinati a questa categoria  di lavoratori in Campania, Calabria e Sicilia.
Una norma che  “non solo e inopportuna, perche’ il finanziamento e’ stato rimesso in discussione dopo vent’anni di applicazione, ma rischia di generare un’emergenza sociale nel mezzogiorno”. Inutile aggiungere che gli LSU sono tantissimi. Solo in Sicilia,l, sono quasi 6mila. La maggior parte di questi lavorano nel territorio della provincia di Messina (1809). seguito da quella di Palermo (1052), Trapani (815), Agrigento (778), Ragusa (410), Enna (265), Catania (242), Siracusa (140) E Caltanissetta (100).
                                                                                             Ruisi Francesco

ATTENTI A QUEI DUE "RENZI-CAMUSSO"




Fermate la camusso  o sarà la fine del Sindacato 

La camusso gioca con le spalle degl’altri,  fa una guerra personale contro Matteo Renzi, che da bravo ragazzo, si lascia ordinare la controffensiva  agl’apparati sociali, mettendo  in agenda  lo svuota portafogli  ai Sindacati , non attaccando direttamente  i vertici che comunque siedono alla destra del Padre,  i quali non sentono l’esigenza di riformare apparato sindacale, fossilizzando  quei più nobili principi  di cultura Sociale che fin dal principio  Mazzini e compagnia, avevano ideato su misura per le problematiche di quell’ epoca. E ancora  alle grandi conquiste   di  riforma agraria e un consolidato  statuto dei lavoratori  che come  linea di concetto risultò, nobile,  ha difesa della popolazione, ma nel tempo  forse in alcune parti  è degenerato in eccesso, portando  per  fortuna a pochi, risultati di riserve e privilegi,  al marcio  di quei  pochi non lavoratori  che approfittandone delle  distorsioni  in alcuni punti dello statuto, sminuiscono l’efficacia dello stesso.
Renzi dal suo conto con le politiche  di attacco non tiene presente, che dietro al paniere economico concesso nel tempo alle strutture  come i CAF e i PATRONATI, ci sono migliaia di lavoratori diligenti e determinanti per le attività Sociali del Paese,  che come  missionari  si sacrificano  per il bene comune , non risparmiandosi e non risparmiando le loro famiglie. Operatori di patronato  i veri mediatori  sociali che  intervengono  con gli enti statali, portando le istituzioni in mezzo alla gente  comune e garantendo  anche un grande risparmio economico al Governo.  

                                                                                              Ruisi Francesco      

sabato 25 ottobre 2014

SINDACO NON AFFOSSARE IL COMUNE DI ALCAMO



In vista  alle nuove perplessità  che il Sindaco Bonventre, nutre verso le nuove tecnologie quali Gassificatori, impianti anaerobico e di cogenerazione,che permettono nel pieno rispetto ambientale , lo sviluppo non solo economico ma anche sociale di questa comunità ormai martoriata. È opportuno oggi gestire   l’ente Comune da vero Manager, lasciare  ai vecchi   conservatori ormai pochi ed estinti  quei concetti di blocco dello sviluppo  economico  della città rifugiandosi  nell'ignoranza  e/o meglio in quello che non si vuol conoscere. 
Caro sindaco un appello accorato, prendi  la palla a ribalzo,   fai tuo il progetto magari  allocandolo nella nostra discarica   così da valorizzarne  il sito, che oggi insiste in condizioni  degradanti, pericolosi e non controllate, tali impianti  con determinate  diligenze porterebbe ad Alcamo una grande fonte economica che di certo risolverebbe molti dei problemi di questa città, per non parlare del miglioramento ambientale che inciderebbe a gran peso sulla qualità della vita dei cittadini di Alcamo  considerato che, i controlli a pianta stabile,  sono obbligatorie per legge in questi siti.   
 Combatti così anche l’ecomafie  che crescono nel proibizionismo, che i popoli arretrati  insistono anche ai giorni nostri.  Dai, coraggio, non etichettare anche di questo titolo la nostra gente. 
    Che cos'è il Gassificatore

Per gassificatore si intende un impianto che, a partire da vari materiali (fra cui alcuni tipi di rifiuti), ricava combustibili gassosi impiegabili per la produzione di energia elettrica. 
In pratica si sfrutta la dissociazione molecolare (pirolisi) usata per convertire direttamente i materiali organici in gas; attraverso un processo di riscaldamento e in presenza di ridotte quantità di ossigeno, essi vengono completamente distrutti scindendone le molecole in altre più semplici (monossido di carbonio, idrogeno e metano). Ne risulta un "gas di sintesi" (syngas), costituito in gran parte da metano e anidride carbonica. Le applicazioni più diffuse e collaudate riguardano specifiche tipologie di rifiuti, quali ad esempio cippato, pneumatici, plastiche, biomasse (scarti vegetali, legno, ecc.); qualora si trattino biomasse, l'energia imprigionata, attraverso la fotosintesi clorofilliana in tali sostanze organiche, può essere liberata o bruciando il syngas in una caldaia, per sfruttarne il calore, o alimentando una turbina a vapore. Successivamente si impiega il syngas per produrre sia energia elettrica (con rendimenti da due a tre volte più alti di un comune inceneritore), sia calore.
I gassificatori sono impianti molto versatili, di varia tipologia e potenza, costruibili direttamente sul posto, con il vantaggio di diminuire costi e inquinamento da trasporto. Adattissimi per il comparto agricolo, permettono di sfruttare terreni poco produttivi o adatti solo a colture non pregiate per produrre energia elettrica.

    Che cos'è l’impianto anaerobico

La biodigestione è la degradazione della sostanza organica, da parte di microrganismi in condizioni di anaerobiosi - cioè senza ossigeno - si chiama digestione anaerobica ed è un processo alternativo al compostaggio che, al contrario, lavora in clima aerobico.
La digestione anaerobica avviene in digestori (reattori) concepiti per evitare il contatto tra ossigeno e biomassa, mantenendo così una temperatura costante. Al termine della lavorazione parte della  sostanza organica si trasforma in “biogas“, costituito principalmente da metano e anidride carbonica.
La digestione anaerobica può essere effettuata sia a umido che a secco. La prima si riferisce a miscele di materiale con contenuto minimo in solidi del 30%, mentre nella seconda il contenuto in solidi è del 15% minimo.
Convenzionalmente, in relazione al tipo di batteri utilizzati, esistono due differenti intervalli di temperatura in cui viene condotta la digestione anaerobica:
- con batteri “ mesofili “ si lavora a temperature comprese tra 20-45° C, con un intervallo ottimale di 37°-41° C; 
- con batteri “ termofili “ le condizioni di esercizio ottimali implicano un intervallo di temperatura compreso tra i 50°-52° C, con temperature che possono anche essere relativamente elevate e superare i 70° C.
Negli ultimi anni si è evidenziata una forte richiesta di impianti anaerobici, poiché la conoscenza attuale, supportata da una tecnologia innovativa, è in grado di soddisfare le esigenze dei potenziali acquirenti rispettando appieno i parametri ambientali imposti dalla Comunità europea.

Che cos'è la congenerazione

Col termine cogenerazione si indica la produzione contemporanea di diverse forme di energia secondaria (energia elettrica ed energia termica) partendo da un'unica fonte (sia fossile che rinnovabile) attuata in un unico sistema integrato. L’Unione Europea ha stabilito che entro il 2010 si utilizzi il 5,75% di prodotti ecologici sul totale dei combustibili, il 20% entro il 2020. I costi sempre più alti dei combustibili di origine fossile e le riserve sempre più limitate, evidenziano la necessità di produrre energia attraverso l’utilizzo di combustibili di origine vegetale non inquinanti, quali ad esempio colza, girasole, soia, palma. In questo scenario si fa largo l’opportunità di generare energia elettrica e termica grazie ad impianti che utilizzino carburanti rispettosi dell’ambiente.

Certificati bianchi

Sono titoli di efficienza energetica (TEE), riservati agli impianti di cogenerazione, che attestano gli obblighi di risparmio energetico conseguito. Vengono emessi dal Gestore del mercato Elettrico in seguito all’autorizzazione concessa dall’Autorità, dopo aver valutato e certificato l’entità dell’effettivo risparmio energetico raggiunto. Il mercato di questi titoli è molto interessante perché possono essere gestiti o venduti ai Distributori generando un valore economico aggiuntivo. Possono essere considerati come una sorta di premio per coloro che recuperano il calore, attraverso il sistema cogenerativo, evitando di consumare metano (energia primaria fossile).

                                                                                                 Ruisi Francesco