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martedì 13 maggio 2014

La sospensione del procedimento penale e l’estinzione del reato per “messa alla prova”





















La legge del 28.04.2014 n. 67 introduce l'istituto della messa alla Prova
dell'imputato prima della sentenza, durante la fase della "prova" il procedimento penale è sospeso e se la prova ha esito positivo il rato è estinto. 


Ecco i nuovi articoli 168 bis codice penale e 168 ter codice penale e i corrispondenti articoli 454 bis cpp; 464 ter cpp; 464 quater cpp; 464 quinquies cpp; 464 sexies cpp; 464 septies cpp; 464 octies cpp.

LEGGE   28 aprile 2014, n. 67  

Deleghe al Governo in materia di pene detentive non carcerarie  e  di riforma  del  sistema  sanzionatorio.  Disposizioni  in  materia   di sospensione del procedimento con messa alla  prova  e  nei  confronti degli irreperibili. (14G00070) in G.U.  Serie Generale n.100 del 2-5-2014

note: Entrata in vigore del provvedimento: 17/05/2014

La legge del 28 aprile 2014 al fine di eliminare il carico dei procedimenti e di ridurre il peso dei detenuti nelle carceri ha introdotto il nuovo istituto della sospensione del procedimento per “messa alla prova”.
 In poche parole il procedimento penale di sospende  onde permettere all’imputato il risarcimento del danno il risarcimento del danno dallo stesso cagionato,  l’affidamento dell’imputato al  servizio sociale.

Ambito di applicazione.

 Nei procedimenti per reati puniti con la sola  pena edittale pecuniaria o con la pena edittale  detentiva  non  superiore nel massimo a quattro anni, sola, congiunta o alternativa  alla  pena pecuniaria, nonche’ per i delitti indicati dal comma 2  dell’articolo 550 del codice di  procedura  penale.

La sospensione del procedimento con messa alla prova non si applica nei casi previsti dagli articoli 102, 103, 104, 105 e 108 cp.

Richiesta:  è l’imputato  puo’  chiedere  la sospensione del processo con messa alla prova. Quindi, non è obbligatorio chiedere o concedere la messa alla prova.

La sospensione del procedimento con messa alla prova  dell’imputato non puo’ essere concessa piu’ di una volta. La richiesta puo’ essere proposta,  oralmente  o  per  iscritto.

Forma della richiesta  La volonta’ dell’imputato e’ espressa personalmente o per  mezzo di procuratore speciale e  la  sottoscrizione  e’  autenticata  nelle forme previste dall’articolo 583, comma 3 cpp

Contenuto della “messa alla prova”

   La messa alla prova  comporta  la  prestazione  di  condotte  volte all’eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose derivanti dal reato, nonche’, ove possibile, il risarcimento del danno dallo stesso cagionato. Comporta altresi’ l’affidamento dell’imputato al  servizio sociale, per lo svolgimento di un programma che puo’  implicare,  tra l’altro,  attivita’  di  volontariato  di  rilievo  sociale,   ovvero l’osservanza di prescrizioni relative ai  rapporti  con  il  servizio sociale o con una struttura sanitaria, alla dimora, alla liberta’  di movimento, al divieto di frequentare determinati locali.

    La concessione della messa alla prova e’ inoltre  subordinata  alla prestazione di lavoro di pubblica utilita’.  Il  lavoro  di  pubblica utilita’ consiste in una prestazione non retribuita, affidata tenendo conto  anche  delle   specifiche   professionalita’   ed   attitudini lavorative dell’imputato, di durata non  inferiore  a  dieci  giorni, anche non continuativi, in favore della  collettivita’,  da  svolgere presso lo Stato, le  regioni,  le  province,  i  comuni,  le  aziende sanitarie o presso enti o organizzazioni, anche  internazionali,  che operano  in  Italia,  di   assistenza   sociale,   sanitaria   e   di volontariato.  La  prestazione  e’  svolta  con  modalita’  che   non pregiudichino le esigenze di lavoro, di  studio,  di  famiglia  e  di salute dell’imputato e la sua durata giornaliera non puo’ superare le otto ore.

Documenti da allegare alla richiesta di sospensione.  

All’istanza e’ allegato un programma di  trattamento,  elaborato d’intesa con l’ufficio di esecuzione penale esterna, ovvero, nel caso in cui non  sia  stata  possibile  l’elaborazione,  la  richiesta  di elaborazione del  predetto  programma.

 Il  programma  in  ogni  caso prevede:

a) le modalita’ di coinvolgimento dell’imputato, nonche’ del  suo nucleo  familiare  e  del  suo  ambiente  di  vita  nel  processo  di reinserimento sociale, ove cio’ risulti necessario e possibile;

b) le prescrizioni comportamentali e gli altri impegni  specifici che l’imputato assume anche al fine di  elidere  o  di  attenuare  le conseguenze del reato, considerando a tal fine  il  risarcimento  del danno,  le  condotte  riparatorie  e  le  restituzioni,  nonche’   le prescrizioni  attinenti  al  lavoro  di  pubblica   utilita’   ovvero all’attivita’ di volontariato di rilievo sociale;

c) le condotte volte a promuovere, ove possibile,  la  mediazione con la persona offesa.

Termini entro cui effettuare la richiesta fino a che non siano formulate le conclusioni a norma degli  articoli 421 e 422 cpp o fino alla dichiarazione di apertura del  dibattimento  di primo grado nel giudizio direttissimo e nel procedimento di citazione diretta a giudizio. Se e’ stato notificato  il  decreto  di  giudizio immediato, la richiesta e’ formulata entro il termine e con le  forme stabiliti dall’articolo 458, comma 1 cpp.

 Nel procedimento  per  decreto, la richiesta e’ presentata con l’atto di opposizione.

La richiesta di sospensione del procedimento  con  messa alla prova può essere presentata anche nel corso delle indagini  preliminari.  Nel  corso delle  indagini  preliminari,  il  giudice,  se  e’  presentata   una richiesta di sospensione  del  procedimento  con  messa  alla  prova, trasmette  gli  atti  al  pubblico  ministero  affinche’  esprima  il consenso o il dissenso. Il consenso  del  pubblico  ministero  deve  risultare  da  atto scritto  e  sinteticamente  motivato,  unitamente  alla  formulazione dell’imputazione.  Il pubblico ministero, in caso di dissenso, deve  enunciarne  le ragioni. In caso di rigetto, l’imputato puo’ rinnovare  la  richiesta prima dell’apertura del dibattimento di primo grado e il giudice,  se ritiene  la  richiesta  fondata,  provvede.

Effetti della messa alla prova.

 Durante il periodo di sospensione del procedimento con messa alla prova il corso della prescrizione del  reato  e’  sospeso.
L’esito positivo della prova estingue il reato per cui si  procede.
L’estinzione del reato non pregiudica l’applicazione  delle  sanzioni amministrative accessorie, ove previste dalla legge.

Revoca della messa alla prova.

    La sospensione del procedimento con  messa  alla prova e’ revocata:            

  1.  in caso di grave o reiterata  trasgressione  al  programma  di trattamento o alle  prescrizioni imposte,  ovvero  di  rifiuto alla prestazione del lavoro di pubblica utilita’;
  2.  in caso di commissione, durante il periodo  di  prova,  di  un nuovo delitto non colposo ovvero di un  reato  della  stessa  indole.

Esito della messa alla prova.

  Decorso  il  periodo di sospensione del procedimento  con  messa  alla  prova,  il  giudice dichiara con sentenza estinto il reato se, tenuto  conto  del  comportamento  dell’imputato  e  del  rispetto   delle   prescrizioni  stabilite, ritiene che la prova abbia avuto esito  positivo.  A  tale  fine acquisisce la relazione conclusiva  dell’ufficio  di  esecuzione  penale esterna che ha preso in carico l’imputato  e  fissa  l’udienza  per la valutazione dandone avviso alle parti e alla persona offesa.
In caso di esito negativo della prova, il  giudice  dispone  con  ordinanza che il processo riprenda il suo corso.


venerdì 2 maggio 2014

Grillo e i comizi ad applausi blindati.






Guai a chi contesta Beppe Grillo

Non accenna a placarsi l’ondata di polemiche per il «cartello sgradito» durante il comizio di Beppe Grillo a Piombino, che sabato ha parlato davanti all’acciaieria Lucchini, al centro delle cronache degli ultimi giorni per la recente chiusura del suo altoforno. I fatti sono noti: poco prima che il fondatore del MoVimento 5 Stelle salisse sul palco per prendere la parola, qualcuno tra il pubblico solleva un cartello: 
«Troppo comodo fassì vede’ a’ funerali. Non venite a fare campagna elettorale sulla nostra pelle».

Elena Masetti, un’insegnante, che poco dopo racconterà di come il suddetto cartello le sia stato strappato di mano e buttato lontano:

«Un cartellone innocuo – dice l’insegnante – voleva ricordare che la storia della vita, della morte e speriamo rinascita delle acciaierie è una storia nostra, di lotte fatte dai nostri operai, dai nostri sindacati, dal nostro sindaco. Un cartello strappato con rabbia dall’ignoranza».

 A recuperare il cartello,  sono stati  Gianluca Rombai e Luca Cini, rispettivamente operaio e impiegato alla Lucchini, che l’hanno tenuto sollevato per un po’ prima che un uomo del servizio di sicurezza del MoVimento 5 Stelle non lo facesse sparire definitivamente («piegato e portato via con la scorta della polizia») tra fischi e qualche applauso, mentre l’uomo è seguito da una scia di giornalisti.

Bisogna dire a Beppe che scopiazzare il Duce alle censure di pensiero e alle condotte nazi-fascisti del rigore alla logica di chi non è con me e mio nemico, e stato concretamente smentito dalle esperienze  vissute. 

ebbene ricordargli che Benito da grande uomo morì umiliato dai  barbari che giorni prima  lo hanno baciato e applaudito.

È bene però distinguere Grillo dai rappresentanti grillini,dai seguaci  e a sua volta da chi li ha votati.

Attento Beppe, saranno proprio i tuoi seguaci che ti appenderanno a testa in giù, quando avranno trovato, altre opportunità,quindi tu Casaleggio e i tuoi business,datevi una via di fuga,finchè i seguaci saranno ciechi di quell’odio sociale che  cavalchi con destrezza.
                  
                                                           Ruisi Francesco 



mercoledì 23 aprile 2014

Angelino super poliziotto ma non troppo


Matteo cerca  la  scusa per litigare  con  Alfano in modo da coprire le difficoltà per mantenere le tante promesse fatte, infatti perde tempo sperando di arrivare ad ottenere  un ottimo risultato  alle Europee, così da essere legittimato ha chiedere al colle  di mantenere  la promessa fatta al cavaliere, che pretende di andare al voto anticipato, in modo che  Forza Italia  può andare da sola e Angelino viene fatto fuori dai giochi. Intanto Angelino Alfano festeggia la figura di cacca che ha fatto  Sandro Bondi. Festa  che quasi subito fa diventare cupo Angelino  che pensa che il suo nuovo Ncd resta lontano dalla soglia dell’otto per cento.
Allora Angelino fa la voce grossa ma molla su tutto, dal decreto lavoro alle riforme, pur di non andare a votare: oggi ha persino smentito Sacconi Maurizio sulla possibilità che in Senato proprio il decreto lavoro rischi di essere bocciato.
Infatti ipotizzando l' elezioni anticipate,  così come impostaste da Silvio, lo sbarramento per Angelino salirebbe d'un tratto dal 4,5 al 8 per cento che neppure l'alleanza con quel che resta di Casini e Cesa, oramai ai minimi termini elettorali, potrebbe consentire di raggiungere. Insomma da qui a metà maggio si capirà se legislatura va avanti davvero o se il governo è già al capolinea perché così sta decidendo chi lo guida. Ecco perché Alfano abbaia ma non morderà su nulla.
                                                                                           Ruisi Francesco


lunedì 21 aprile 2014

giù le mani da Papa Francesco





ex segretario di stato Tarcisio Bertone non  ci sta  e sfida  Papa Francesco  spostando la sua residenza in un attico  di 700 metri quadrati una vera reggia d’oro,che si trova a l’ultimo piano di palazzo San Carlo assieme alle tre sorelle che si occupano della sua persona, a pochi metri dalla residenza di Papa Francesco   che ha scelto  di  stare  al residence  Santa Marta  in un’appartamento modesto, un  locale diviso in due in modo da ottenere i bilocali ad un’aria di 70 mq di cui uno e abitato dall’attuale segretario Parolin, che segue Bergoglio nella sua  umiltà.
Attualmente, Bertone, dopo l'uscita dalla commissione di vigilanza dello Ior, conserva ora solo l'incarico di camerlengo.
Un cambio di vertice che non va giù a tanti,  una circostanza che non si verificava almeno dai tempi di Pio XII, quello del 2006, quando il cardinale Sodano, stizzito per la sua rimozione a favore di un non diplomatico come Bertone, tergiversò quasi un anno prima di liberare l'appartamento dai suoi scatoloni, costringendo il salesiano a fare anticamera nella Torre di San Giovanni.
Piuttosto, l'appartamento extralarge di Bertone non è andato giù a Bergoglio,che  sceglie il tempo come punizione.

Dall’altra parte Bertone e la sua gang risponde provocatoriamente  con un silenzio assordante, ma i suoi amici  e le vicende strane che si sono susseguite fin dall’insediamento di papa Benedetto, invece echeggiano, pare che nella vicenda siano coinvolte i fatti della diocesi di Trapani, fatti che tuonano come i rombi di motori degl' aerei da guerra, che lascia nell’aria un alone pericoloso, che in realtà, disposti ha difendere fino alla morte quei conti dello IOR.
                                           
                                                                                                         Ruisi Francesco

sabato 19 aprile 2014

BUONA PASQUA. non mangiarmi.


per questa pasqua prova ha mangiare del buon cioccolato  e non partecipare al massacro  degl'agnelli, pensa se fossi tu il sacrificio.

Buona Pasqua,  
                                                                                                        Ruisi Francesco


sabato 5 aprile 2014

una ventata di fortuna per l'economia Italiana




  I chiarimenti di BLACKROCK  parla ANDREA  VIGANO’.

Gli uffici della Blackrock  in Italia sono via Brera , a Milano  sembra  un modestissimo  ufficio  con ingresso al piano terra, stanze piccole e arredi poco appariscenti, due piani in tutto - di cui uno seminterrato - uffici e open space che ospitano in tutto 40 persone tra dirigenti, trader e consulenti.
Se pensiamo, che ha in cassa, pronta ad investire in Italia, 4.300 miliardi di dollari e che parliamo di un decimo del totale portafoglio attivo in gestione al colosso Americano.
Ma pensate, solo i 4.300 miliardi di dollari  e 10 volte la capitalizzazione totale della borsa italiana. La Blackrock si presenta con tanta  sostanza e con poca  immagine contrariamente come siamo abituati a vedere le sfere della finanza Italiana. Ecco BlackRock, l'asset manager americano - oggi il più grande del mondo - che con i suoi blitz su azioni e titoli di Stato è in grado di condizionare la percezione degli investitori su un titolo, una Borsa, un intero mercato nazionale.
Lo sa bene Piazza Affari, che dopo la fuga di capitali del 2011 si trova ormai da alcuni mesi sotto assedio da parte dei grandi fondi americani, dei fondi sovrani e degli hedge fund, con BlackRock in testa: da inizio anno a ieri, la Borsa di Milano ha messo in cassa oltre 76 miliardi di euro di valore aggiuntivo, portando a ben 186 miliardi di euro l'aumento di capitalizzazione rispetto a un anno fa. È la migliore performance tra le Borse europee e in generale tra quelle mondiali, ed è soprattutto il mercato in cui sono affluiti più capitali esteri in assoluto.
 I nomi dietro alle cifre sono tanti e spesso insignificanti, ma non quello di BlackRock: in Italia ogni suo acquisto fa notizia, genera entusiasmo ma anche paura, atteggiamento tipico dei mercati poco sviluppati e tendenzialmente diffidenti nei confronti di tutto ciò che non capiscono.

«È proprio qui il problema - spiega Andrea Viganò, country head in Italia del fondo americano - In Italia, per tante ragioni, c'è scarsa conoscenza di chi opera sui mercati, delle differenze sostanziali tra gli investitori di lungo termine come noi e gli speculatori a breve come gli hedge fund, tra gestori passivi e investitori attivisti.
Viganò, nei limiti del consentito dal quartier generale di New York,  rivela che dal 2000 a oggi le attività in gestione in Italia sono passate da zero a 58 miliardi di euro, che l'anno scorso la raccolta investita in prodotti finanziari e previdenziali è salita di oltre 8 miliardi e che quest'anno si dovrebbe fare anche di più. Il grosso degli investimenti effettuati sulla Borsa Italiana - spiega Viganò, da 14 anni manager  di BlackRock Italia - viene dall'estero: l'Italia, il suo mercato, le aziende medie e grandi dell'energia, delle telecomunicazioni, del credito o del settore manifatturiero sono estremamente attraenti non solo in termini di valutazioni, ma anche per fattori speriamo più strutturali, come le riforme e le privatizzazioni. Noi siamo il consulente, il collettore e il gestore di questa domanda: il nostro obiettivo è far guadagnare i clienti investendo solo in un'ottica di lungo periodo, senza condizionare i manager, influenzare l'azionariato o orientare le scelte delle aziende. Non siamo raider, speculatori o partner di questa o quella cordata, come purtroppo alcuni ci hanno dipinto. Non abbiamo trading proprietario, non abbiamo conflitti di interesse e neppure un unico centro decisionale o regia centralizzata sugli investimenti: ogni fondo decide autonomamente, esegue le richieste dei clienti, e vota nelle assemblee in piena indipendenza e sulla base delle raccomandazioni di voto delle società di proxi. Mai abbiamo chiesto o chiederemo di avere un nostro rappresentante nel consiglio di una società quotata.
I timori sono ingiustificati, ma se esistono è forse anche per colpa nostra: avremmo dovuto presentarci di più e meglio agli italiani. Qui c'è meno abitudine e conoscenza di altri Paesi alle operazioni e alle tecniche dei grandi fondi. Solo qui salire oltre il 2% in un'azienda diventa notizia su cui ricamare: all'estero non succede. Gli italiani, le istituzioni, le authority e le imprese dovrebbero essere invece contenti del nostro ruolo di grande investitore indipendente: BlackRock è ormai considerato un benchmark per gli investitori internazionali, al punto che spesso il mercato ci segue sui mercati e sui titoli in cui investiamo.  E oggi l'Italia, per Blackrock, è una grande opportunità di investimento.
Molti in Italia temono che dietro a BlackRock ci siano speculatori, come in genere si pensa di Wall Street...Ma è falso. Il 50% dei nostri clienti mondiali è fatto di istituzioni finanziarie, banche e assicurazioni, e l'altro 50% di famiglie e risparmiatori che hanno magari a disposizione anche solo 10mila euro da investire. In Italia la quota non cambia: le posso dire che i clienti-famiglia di BlackRock sono ormai di decine di milioni tra Palermo e Bolzano. >>
Viganò però confessa che  per raggiungere il massimo  non basta fare operazioni di borsa  ma la blackrock vuole conquistare il mercato interno e per questo è pronta ad investire sui singoli progetti che valuteranno dai
Fattori tecnici, prospettive di redditività, valutazioni dei titoli, governance delle aziende, affidabilità e liquidità dei mercati. <<Siamo consulenti dei clienti, operatori di mercato e veicolo di crescita per le piazze finanziarie e per le stesse aziende in cui investiamo. Non siamo attivisti e non vogliamo condizionare i board.>>

                                                                                           Ruisi Francesco


venerdì 4 aprile 2014

Concorso Guardia Forestale per allievi Agenti, richiesta licenza media




La Guardia Forestale ha indetto un concorso pubblico per 16 Allievi Agenti del Corpo forestale dello Stato, una grande opportunità per tutti coloro che da tempo cercano, e non trovano, un'occupazione stabile. I vincitori saranno impiegati in qualità di atleti del gruppo sportivo. Prima di procedere vi aiutiamo a conoscere la Guardia Forestale.

Il Corpo Forestale dello Stato nasce nel lontano 1822, si occupa della tutela della natura e dei paesaggi, inoltre si occupa della prevenzione dei reati ambientali.

Questo Corpo ha svariate competenze, tipo garantire sicurezza agli abitanti montani e agli amanti dello sport invernale, ma soprattutto il soccorso pubblico.

Requisiti
Per poter accedere al Corpo Forestale, bisogna avere specifici requisiti:
- cittadinanza italiana;
- licenza di scuola media (obbligatorio);
- l'età non deve essere inferiore ai 18 e superiore ai 30 anni;
- idoneità psico fisica e attitudinale;
- altri titoli, considerati motivo di preferenza (patenti di varie categorie, diplomi e brevetti, corsi di specializzazione, titoli sportivi);
- non possono partecipare gli obiettori di coscienza.

Al concorso possono prender parte tutti i cittadini italiani, maschi e femmine. Lo stesso avverrà per titoli.

Scadenza
Le domande di partecipazione al concorso per Allievi Agenti del Corpo Forestale, possono essere inviate fino al 28 aprile 2014.