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venerdì 2 maggio 2014

Grillo e i comizi ad applausi blindati.






Guai a chi contesta Beppe Grillo

Non accenna a placarsi l’ondata di polemiche per il «cartello sgradito» durante il comizio di Beppe Grillo a Piombino, che sabato ha parlato davanti all’acciaieria Lucchini, al centro delle cronache degli ultimi giorni per la recente chiusura del suo altoforno. I fatti sono noti: poco prima che il fondatore del MoVimento 5 Stelle salisse sul palco per prendere la parola, qualcuno tra il pubblico solleva un cartello: 
«Troppo comodo fassì vede’ a’ funerali. Non venite a fare campagna elettorale sulla nostra pelle».

Elena Masetti, un’insegnante, che poco dopo racconterà di come il suddetto cartello le sia stato strappato di mano e buttato lontano:

«Un cartellone innocuo – dice l’insegnante – voleva ricordare che la storia della vita, della morte e speriamo rinascita delle acciaierie è una storia nostra, di lotte fatte dai nostri operai, dai nostri sindacati, dal nostro sindaco. Un cartello strappato con rabbia dall’ignoranza».

 A recuperare il cartello,  sono stati  Gianluca Rombai e Luca Cini, rispettivamente operaio e impiegato alla Lucchini, che l’hanno tenuto sollevato per un po’ prima che un uomo del servizio di sicurezza del MoVimento 5 Stelle non lo facesse sparire definitivamente («piegato e portato via con la scorta della polizia») tra fischi e qualche applauso, mentre l’uomo è seguito da una scia di giornalisti.

Bisogna dire a Beppe che scopiazzare il Duce alle censure di pensiero e alle condotte nazi-fascisti del rigore alla logica di chi non è con me e mio nemico, e stato concretamente smentito dalle esperienze  vissute. 

ebbene ricordargli che Benito da grande uomo morì umiliato dai  barbari che giorni prima  lo hanno baciato e applaudito.

È bene però distinguere Grillo dai rappresentanti grillini,dai seguaci  e a sua volta da chi li ha votati.

Attento Beppe, saranno proprio i tuoi seguaci che ti appenderanno a testa in giù, quando avranno trovato, altre opportunità,quindi tu Casaleggio e i tuoi business,datevi una via di fuga,finchè i seguaci saranno ciechi di quell’odio sociale che  cavalchi con destrezza.
                  
                                                           Ruisi Francesco 



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