In vista alle nuove perplessità che il Sindaco Bonventre, nutre verso le nuove tecnologie quali Gassificatori, impianti anaerobico e di cogenerazione,che permettono nel pieno rispetto ambientale , lo sviluppo non solo economico ma anche sociale di questa comunità ormai martoriata. È opportuno oggi gestire l’ente Comune da vero Manager, lasciare ai vecchi conservatori ormai pochi ed estinti quei concetti di blocco dello sviluppo economico della città rifugiandosi nell'ignoranza e/o meglio in quello che non si vuol conoscere.
Caro sindaco un appello accorato, prendi la palla a ribalzo, fai tuo il progetto magari allocandolo nella nostra discarica così da valorizzarne il sito, che oggi insiste in condizioni degradanti, pericolosi e non controllate, tali impianti con determinate diligenze porterebbe ad Alcamo una grande fonte economica che di certo risolverebbe molti dei problemi di questa città, per non parlare del miglioramento ambientale che inciderebbe a gran peso sulla qualità della vita dei cittadini di Alcamo considerato che, i controlli a pianta stabile, sono obbligatorie per legge in questi siti.
Combatti così anche l’ecomafie che crescono nel proibizionismo, che i popoli arretrati insistono anche ai giorni nostri. Dai, coraggio, non etichettare anche di questo titolo la nostra gente.
Che cos'è il Gassificatore
Per gassificatore si intende un impianto che, a partire da vari materiali (fra cui alcuni tipi di rifiuti), ricava combustibili gassosi impiegabili per la produzione di energia elettrica.
In pratica si sfrutta la dissociazione molecolare (pirolisi) usata per convertire direttamente i materiali organici in gas; attraverso un processo di riscaldamento e in presenza di ridotte quantità di ossigeno, essi vengono completamente distrutti scindendone le molecole in altre più semplici (monossido di carbonio, idrogeno e metano). Ne risulta un "gas di sintesi" (syngas), costituito in gran parte da metano e anidride carbonica. Le applicazioni più diffuse e collaudate riguardano specifiche tipologie di rifiuti, quali ad esempio cippato, pneumatici, plastiche, biomasse (scarti vegetali, legno, ecc.); qualora si trattino biomasse, l'energia imprigionata, attraverso la fotosintesi clorofilliana in tali sostanze organiche, può essere liberata o bruciando il syngas in una caldaia, per sfruttarne il calore, o alimentando una turbina a vapore. Successivamente si impiega il syngas per produrre sia energia elettrica (con rendimenti da due a tre volte più alti di un comune inceneritore), sia calore.
I gassificatori sono impianti molto versatili, di varia tipologia e potenza, costruibili direttamente sul posto, con il vantaggio di diminuire costi e inquinamento da trasporto. Adattissimi per il comparto agricolo, permettono di sfruttare terreni poco produttivi o adatti solo a colture non pregiate per produrre energia elettrica.
Che cos'è l’impianto anaerobico
La biodigestione è la degradazione della sostanza organica, da parte di microrganismi in condizioni di anaerobiosi - cioè senza ossigeno - si chiama digestione anaerobica ed è un processo alternativo al compostaggio che, al contrario, lavora in clima aerobico.
La digestione anaerobica avviene in digestori (reattori) concepiti per evitare il contatto tra ossigeno e biomassa, mantenendo così una temperatura costante. Al termine della lavorazione parte della sostanza organica si trasforma in “biogas“, costituito principalmente da metano e anidride carbonica.
La digestione anaerobica può essere effettuata sia a umido che a secco. La prima si riferisce a miscele di materiale con contenuto minimo in solidi del 30%, mentre nella seconda il contenuto in solidi è del 15% minimo.
Convenzionalmente, in relazione al tipo di batteri utilizzati, esistono due differenti intervalli di temperatura in cui viene condotta la digestione anaerobica:
- con batteri “ mesofili “ si lavora a temperature comprese tra 20-45° C, con un intervallo ottimale di 37°-41° C;
- con batteri “ termofili “ le condizioni di esercizio ottimali implicano un intervallo di temperatura compreso tra i 50°-52° C, con temperature che possono anche essere relativamente elevate e superare i 70° C.
Negli ultimi anni si è evidenziata una forte richiesta di impianti anaerobici, poiché la conoscenza attuale, supportata da una tecnologia innovativa, è in grado di soddisfare le esigenze dei potenziali acquirenti rispettando appieno i parametri ambientali imposti dalla Comunità europea.
Che cos'è la congenerazione
Col termine cogenerazione si indica la produzione contemporanea di diverse forme di energia secondaria (energia elettrica ed energia termica) partendo da un'unica fonte (sia fossile che rinnovabile) attuata in un unico sistema integrato. L’Unione Europea ha stabilito che entro il 2010 si utilizzi il 5,75% di prodotti ecologici sul totale dei combustibili, il 20% entro il 2020. I costi sempre più alti dei combustibili di origine fossile e le riserve sempre più limitate, evidenziano la necessità di produrre energia attraverso l’utilizzo di combustibili di origine vegetale non inquinanti, quali ad esempio colza, girasole, soia, palma. In questo scenario si fa largo l’opportunità di generare energia elettrica e termica grazie ad impianti che utilizzino carburanti rispettosi dell’ambiente.
Certificati bianchi
Sono titoli di efficienza energetica (TEE), riservati agli impianti di cogenerazione, che attestano gli obblighi di risparmio energetico conseguito. Vengono emessi dal Gestore del mercato Elettrico in seguito all’autorizzazione concessa dall’Autorità, dopo aver valutato e certificato l’entità dell’effettivo risparmio energetico raggiunto. Il mercato di questi titoli è molto interessante perché possono essere gestiti o venduti ai Distributori generando un valore economico aggiuntivo. Possono essere considerati come una sorta di premio per coloro che recuperano il calore, attraverso il sistema cogenerativo, evitando di consumare metano (energia primaria fossile).
Ruisi Francesco