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domenica 23 marzo 2014

Blackrock, I padroni dell’ITALIA per colpa degli incompetenti uomini politici Italiani escono allo scoperto.



 Mps, IntesaSanpaolo e Unicredit, e stato solo l’inizio, ora i Blackrock  presenti come sceicchi  vogliono tutti  i«prodotti » made in Italy.
Il gigante americano - il più grande fondo finanziario del mondo - sta preparando l’assalto alle medie imprese italiane. Il colosso Usa ha allargato il suo portafoglio al 5,75% del Monte dei paschi di Siena e ora è il secondo socio della banca presieduta da Alessandro Profumo dopo la Fondazione di palazzo Sansedoni, scesa al 15%.
 Il portafoglio già pieno d’interesse per le banche della Penisola (secondo azionista sia di Unicredit col 5,2% sia di Intesa col 5%, è poco sotto il 5% in Ubibanca),oggi  per il listino di piazza Affari: Blackrock ha infatti una posizione di primo piano in Telecom (attorno al 5%), Generali (3%), Fiat Industrial (4%), Mediaset (2%) e ha circa il 5% di Atlantia, Azimut e Prysmian. Si registra anche  l’ingresso nel capitale di Rocca Salimbeni.
Larry Fink si trova alla guida  del colosso americano, abbile  ebreo californiano,  in 20 anni ha creato una realtà  da 4.300 miliardi di dollari di investimenti su scala globale
Fink non e solo anche lui deve obbedire ai signori Americani che lavorano con tanti uomini europei  per la conquista economica  del vecchio continente tenendo a bada  le varie scelte dagli stati che compongono  come la Germania o l’infuenza Russa, che potrebbero nuocere agl’affari USA.
 Quindi  una  ciambella di salvataggio arriva nelle mani di Renzi  tramite la combriccola Carrai /De benedetti/Padoan, infatti  potrebbe  scattare l’operazione «pmi». Il progetto, per ora a livelli embrionali, è allo studio con i vertici della Cassa depositi e prestiti. Pochi giorni fa, secondo indiscrezioni, emissari di Blackrock arrivati dalla sede di Londra hanno incontrato a Roma Bernardo Bini Smaghi, responsabile progetti speciali di Cdp. Sul tavolo, la creazione di un «fondo dei fondi» volto a incentivare il mercato dei mini bond. Si tratta di strumenti di indebitamento, sostenuti,ma senza successo, dal decreto «Destinazione Italia» varato a febbraio dal governo di Enrico Letta.
La Cdp sta passando al setaccio varie soluzioni volte ad aiutare le aziende per utilizzare queste speciali obbligazioni che hanno l’obiettivo di aggirare il credit crunch. I prestiti bancari ormai vengono sistematicamente negati e servono alternative per finanziare lo sviluppo delle imprese. La Cassa vuole sfruttare l’enorme liquidità inutilizzata di Blackrock e dare così un nuovo sostegno alle medie aziende del Belpaese. Il piano sembra trovare il gradimento del colosso Usa che, proprio per studiare a fondo l’eco - nomia italiana, ha intensificato le visite dentro i nostri confini: dal quartier generale londinese, i «pellegrinaggi» di manager Blackrock in Italia si sarebbero intensificati da inizio anno. D’altra parte, per comprare un titolo sul listino di piazza Affari bastano grafici e slide, mentre per investire nella cosiddetta economia reale serve una conoscenza diretta del territorio. E forse non è un caso che quest’anno la convention dei 150 top manager Blackrock si terrà in Italia, a Milano.
 I soldi americani potrebbero essere accompagnati da altre fonti di liquidità: la Cassa intenderebbe coinvolgere nel progetto enti di previdenza e fondi pensione. Alcuni approfondimenti su questa opzione dovrebbero essere al centro di una riunione, in programma l’1 aprile, tra l’alta dirigenza della Cdp e i rappresentanti della Covip, l’autorità di vigilanza sulla previdenza complementare.
Il tutto sotto l’attenta regia del presidente della spa controllata dal Tesoro, Franco Bassanini. Che sta progressivamente mutando la natura della Cdp. Senza dimenticare, che lo stesso esecutivo di Matteo Renzi scommette sulla Cassa per sbloccare definitivamente il pagamento dello stock di debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese.

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