Renzi suda freddo, domani l’esame de Padrone, Barack Obama. Il terzo potere manda in campo alla trattazione della crisi OBAMA-PUTIN, l' innovato Silvio Berlusconi che ritorna sulla scena internazionale in veste di ambasciatore dell'amico Putin. Silvio da subito mette i paletti - "Trovo controproducente e antistorica la decisione di escludere la Russia dal G8, fiero di ricordare il lungo e poderoso lavoro diplomatico portato avanti dall'Italia e dai governi da me presieduti per includere la Russia a pieno titolo nel consesso delle democrazie occidentali". Lo stesso addita come fattore scatenante della crisi in atto tra America e Russia, “Paolo Scaroni”, padron dell’ Eni che assecondò le politiche filorusse, oggi colpevole di tradimento per evere aperto il Business del gas a stelle e strisce che Obama vuole cominciare a vendere agli alleati con la scusa di renderli meno dipendenti da Putin.
Quindi Matteo Renzi è sotto esame dal capo della Casa Bianca, così come il dossier energetico, oltre che sulle riforme economiche che ha in mente, d’altro lato Renzi spera e attende una qualche benedizione elettoralmente spendibile.
Silvio incaricato a fare da PACERE, dimostra di rinascere nella scena politica internazionale, è come da buona cultura commerciale per dimostrare la disponibilità ad OBArenzi, salva il culo al giovane premier. Dove era a rischio la riforma delle provincie, e dopo una mattinata in cui il ddl Del rio è andato sotto due volte in Commissione (decisiva l'assenza sbandierata come un trofeo da Mario Mauro), in Aula la pregiudiziale d'incostituzionalità dei grillini non è passata per soli quattro voti. Con la voce di un "soccorso azzurro" decisamente insistente.
Ruisi Francesco
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